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Dom. 101 Cosa sono i leucotrieni? Scegliere la risposta giusta:
Ris.XA i componenti purificati dalla SRS-
Ris. C prodotti ad alta attivita' leucopoietica
Ris. D componenti del complemento di recente scoperta e che intervengono attivamente nell'infiammazione Ris. E sostanze che attivano la fagocitosi
Dom. 102 Hanno azione facilitante la fagocitosi i seguenti fattori, eccetto uno:
Ris.XA ipersmolarita'
Ris. B Ca++
Ris. C Mg++
Ris. D narcotici
Ris. E fibrina
Dom. 103 E' tipicamente causa di infiammazione necrotico-
Ris.XA corynebacterium diphtheriae
Ris. B mycobacterium tuberculosis
Ris. C clostridium Welchii
Ris. D clostridium tetani
Ris. E streptococcus pneumoniae
Dom. 104 La malattia cronica granulomatosa dell'infanzia (CGD) e':
Ris.XA una malattia di deficienza di attivita' battericida dei fagociti
Ris. B una forma di tubercolosi ossea a lenta evoluzione
Ris. C una micosi granulomatosa a sede per lo piu' cutanea, frequente in bambini defedati
Ris. D una forma scleronodulare, a lenta evoluzione, di linfogranuloma maligno
Ris. E la forma infantile della sarcoidosi
Dom. 105 L'eritema e':
Ris.XA una infiammazione caratterizzata da rossore della pelle
Ris. B la lesione cutanea tipica di alcune infezioni virali quali morbillo, rosolia , varicella etc.
Ris. C una manifestazione cutaneo-
Ris. D una infiammazione dell'epidermide causata dai raggi U.V.
Ris. E la lesione cutanea tipica del lupus eritematoso sistemico
Dom. 106 L'infiammazione propria del reumatismo articolare acuto colpisce particolarmente i seguenti organi e tessuti,
separatamente o in varia associazione.
Ris.XA cartilagini articolari, endocardio, sierose, rene
Ris. B valvole cardiache, miocardio, articolazioni della colonna vertebrale
Ris. C endocardio, miocardio, tessuti molli delle articolazioni, sierose
Ris. D tessuti molli delle articolazioni, endocardio, miocardio, sierose, cute arterie, tessuto nervoso
Ris. E cartilagini articolazioni, endocardio, miocardio, sierose linfonodi, milza
Dom. 107 Dai tessuti sede delle lesioni caratteristiche del reumatismo articolare acuto si isola abitualmente:
Ris.XA nessun microrganismo
Ris. B il virus reumatico
Ris. C lo streptococco viridans
Ris. D lo streptococco B-
Ris. E lo stafilococco aureo
Dom. 108 Quale dei seguenti tipi cellulari e' piu' caratteristico del tessuto con infiammazione acuta?
Ris.XA polimorfo-
Ris. B plasmacellule
Ris. C eritrociti
Ris. D cellule giganti
Ris. E linfociti
Dom. 109 Le cellule prevalenti nell'infiammazione prodotta da infezioni virali sono:
Ris.XA linfociti
Ris. B mastcellule
Ris. C eosinofili
Ris. D polimorfo-
Ris. E plasmacellule
Dom. 110 Quale dei seguenti fenomeni propri dell'infiammazione acuta si verifica prima?
Ris.XA stasi
Ris. B fagocitosi
Ris. C marginazione dei leucociti
Ris. D emigrazione dei leucociti
Ris. E linfoadenite
Dom. 111 I fenomeni emorragici che possono accompagnare una infiammazione acuta sono meglio spiegati da:
Ris.XA danno della parete dei piccoli vasi
Ris. B fibronolisi
Ris. C liberazione di enzimi lisosomiali dei leucociti
Ris. D produzione di linfochine
Ris. E liberazione di mediatori chimici della permeabilita' vasale
Dom. 112 I seguenti eventi fanno parte della risposta infiammatoria acuta. Se posti nella sequenza corretta, quale si verifica per
terzo?
Ris.XA emoconcentrazione locale e rallentamento della corrente sanguigna
Ris. B dilatazione vasale
Ris. C marginazione dei leucociti
Ris. D emigrazione dei leucociti
Ris. E aumento della permeabilita' vasale
Dom. 113 Nella formazione dell'essudato si osservano i seguenti fenomeni eccetto uno, non strettamente necessario
Ris.XA fagocitosi di batteri
Ris. B marginazione dei leucociti
Ris. C diapedesi dei leucociti
Ris. D chemiotassi
Ris. E alterazioni del flusso distrettuale
Dom. 114 Nella infiammazione acuta sono coinvolti i seguenti fattori eccetto uno:
Ris.XA timosina
Ris. B istamina
Ris. C serotonina
Ris. D baradichinina
Ris. E callicreina
Dom. 115 Nella sarcoidosi polmonare vi e' un forte deficit di:
Ris.XA fagocitosi
Ris. B immunoglobuline
Ris. C complemento
Ris. D linfociti B
Ris. E magrofagi
Dom. 116 Sono fattori necessari per una corretta ed efficace leucotassi i seguenti eccetto uno. Quale?
Ris.XA completo corredo di enzimi lisosomiali
Ris. B recettori per le leucotassine sulla membrana plasmatica
Ris. C integrita' del citoscheletro contrattile
Ris. D integrita' di microtubuli
Ris. E disponibilita' di energia (ATP)
Dom. 117 Sono tutte sostanze prodotte e secrete dai macrofagi, eccetto una; quale?
Ris.XA tutte le frazioni del complemento, eccetto la C5
Ris. B prostaglandine e interferon
Ris. C interleuchina-
Ris. D enzimi litici vari (elastasi, idrolasi, etc.)
Ris. E nucleotidi di regolazione (cAMP, cGMP, etc.)
Dom. 118 Il sistema battericida dei fagociti umani, comprende tutti i seguenti meccanismi, eccetto uno. Quale?
Ris.XA ambiente alcalino nel vacuolo fagocitico
Ris. B ambiente acido nel vacuolo fagocitico
Ris. C lisozima, lactoferrina e proteine cationiche
Ris. D fosfolipasi di membrana
Ris. E prodotti della superossidazione dei lipidi
Dom. 119 Tutti i seguenti sono fattori leucotattici, eccetto uno. Quale?
Ris.XA esotossine difterica, tetanica, botulinica
Ris. B endotossine
Ris. C alcune linfochine
Ris. D frazioni del complemento (C3a-
Ris. E formilmetionina, fibrinopeptidi
Dom. 120 Il "cord factor" o "fattore cordale" e':
Ris.XA un fattore di virulenza di Mycobacterium tuberculosis
Ris. B un organizzatore embrionale della corda dorsale
Ris. C il fattore che determina la crescita in catenelle degli streptococchi
Ris. D il fattore che determina la crescita in catenelle di b. anthracis
Ris. E nessuna delle citate
Dom. 121 La capacita' del micobatterio tubercolare di causare fenomeni infiammatori essudativi o produttivi dipende dai seguenti fattori, eccetto uno:
Ris.XA la quantita' di anticorpi specifici prodotti dall'organismo
Ris. B la carica batterica infettante
Ris. C lo stato di sensibilizzazione dell'organismo
Ris. D la virulenza del ceppo
Ris. E la struttura istologica del tessuto colpito
Dom. 122 La cellula gigante tipo Langhans e' caratterizzata da:
Ris.XA forma rotondeggiante, citoplasma acidofilo, numerosi nuclei, per lo piu' disposti alla periferia Ris. B forma rotondeggiante, citoplasma basofilo, presenza di 2-
Ris. C forma allungata, citoplasma basofilo, presenza di 1-
Ris. E forma varia, citoplasma lievemente basofilo, nucleo unico, con 3-
Dom. 123 La sarcoidosi e':
Ris.XA una malattia ad eziologia ignota caratterizzata da lesioni di tipo granulomatoso, piu' spesso linfoghiandolare, osseo cutaneo, polmonari
Ris. B una forma di amiloidosi primaria del tessuto muscolare striato Ris. C un tumore maligno connettivale in fase di diffusione metastica
Ris. D una malattia ad eziologia ignota caratterizzata da lesioni granulomatose dei polmoni Ris. E una reticolo-
Dom. 124 La vaccinazione antitubercolare si pratica abitualmente con:
Ris.XA BCG
Ris. B bacilli tubercolari di tipo umano uccisi col calore
Ris. C bacilli tubercolari di tipo bovino uccisi col calore e fenolati
Ris. D tubercolina (ppd)
Ris. E vecchia tubercolina di Koch
Dom. 125 Una delle seguenti proposizione e' vera:
Ris.XA anche micobatteri diversi da quello tubercolare (tipo umano, tipo bovino, tipo aviario etc.) possono essere patogeni per l'uomo Ris. B il micobatterio tubercolare tipo umano e' piu' virulento per l'uomo che per la cavia
Ris. C il micobatterio tubercolare tipo bovino e' piu' virulento per la cavia che per il coniglio
Ris. D i tipi umani e bovino di micobatterio tubercolare sono indistinguibili morfologicamente e culturalmente e possono essere differenziati solo per il diverso potere patogeno per le varie specie
Ris. E tutte le risposte sono esatte
Dom. 126 Nella sierodiagnosi della lue gli anticorpi piu' specifici sono quelli contro:
Ris.XA l'antigene polisaccaridico
Ris. B l'antigene lipoideo
Ris. C l'antigene treponemico proteico solubile
Ris. D l'antigene glicolipido
Ris. E l'antigene nucleoproteico
Dom. 127 Quale dei seguenti tipi cellulari e' piu' caratteristico dei tessuti con infiammazione cronica?
Ris.XA linfociti
Ris. B eosinofili
Ris. C mastcellule
Ris. D polimorfonucleati neutrofili
Ris. E piastrine
Dom. 128 I seguenti aspetti: monociti, cellule giganti, fibroblasti e linfociti sono caratteristici di:
Ris.XA infiammazione cronica
Ris. B infiammazione acuta
Ris. C tessuto di granulazione
Ris. D ferita in corso di riparazione
Ris. E suppurazione
Dom. 129 Le seguenti affermazioni concernenti la tubercolosi sono tutte vere eccetto una; quale?
Ris.XA gli anticorpi umorali rivestono i microrganismi e li distruggono Ris. B la risposta immune puo' arrestare la evoluzione della malattia Ris. C la risposta immune e' causa di danno tessutale
Ris. D le lesioni derivanti dalle citate infezioni spesso differiscono da quelle catteristiche delle superinfezioni successive Ris. E la piu' importante risposta immunologica e' quella cellulo-
Dom. 130 Nella infiammazione cronica l'infiltrato e' costituito dalle seguenti cellule eccetto una:
Ris.XA granulociti neutrofili
Ris. B linfociti
Ris. C monociti-
Ris. D fibroblasti
Ris. E istiociti
Dom. 131 Caratteristiche del granuloma tubercolare sono le seguenti formazioni eccetto una:
Ris.XA infiltrati linfoplasmacellulari perivasali
Ris. B cellule giganti
Ris. C cellule epiteliali
Ris. D necrosi caseosa
Ris. E infiltrazione di linfociti
Dom. 132 La colorazione di Ziehl-
Ris.XA mycobacteri
Ris. B salmonella
Ris. C pasteurella
Ris. D virus
Ris. E stafilococchi
Dom. 133 Le seguenti strutture compongono il tessuto di granulazione, eccetto una; quale?
Ris.XA granuli argentaffini
Ris. B fibroblasti
Ris. C fibre collagene e sostanza fondamentale
Ris. D angioblasti
Ris. E macrofagi
Dom. 134 La derivazione dei fibroblasti di una ferita in guarigione e' da:
Ris.XA cellule mesenchimali
Ris. B cellule epitaliali
Ris. C cellule endoteliali
Ris. D cellule di sangue citocolante
Ris. E cellule basofile locali
Dom. 135 I seguenti aspetti: proliferazione dei capillari, fibroblasti e precoce formazione di collageno sono caratteristici di:
Ris.XA tessuto di granulazione
Ris. B infiammazione cronica
Ris. C infiammazione acuta
Ris. D suppurazione
Ris. E granuloma tubercolare
Dom. 136 La formazione di collageno nelle ferite in corso di riparazione richiede:
Ris.XA vitamina C
Ris. B alti livelli di ormoni della corteccia surrenale
Ris. C colesterolo
Ris. D vitamina D
Ris. E vitamina K
Dom. 137 Dopo danno o perdita di cellule, quali tipi cellulari rigenerano piu' completamente?
Ris.XA epatociti
Ris. B neuroni del sistema nervoso centrale
Ris. C fibre muscolari striate dei muscoli scheletrici Ris. D fibre muscolari cardiache
Ris. E cellule gangliari
Dom. 138 Lo sviluppo della resistenza alla tensione nel tessuto cicatriziale e' principalmente dipendente da:
Ris.XA contenuto di collageno della cicatrice
Ris. B contrazione della cicatrice
Ris. C contenuto acido ascorbico della cicatrice
Ris. D numero dei capillari neo-
Ris. E livello del fattore cheloidogenico
Dom. 139 La guarigione di una ferita per prima intezione e' determinata dai seguenti fattori eccetto uno.
Ris.XA abbondanza del tessuto cicatriziale
Ris. B capacita' rigenerativa dell'epitelio
Ris. C assenza di infezioni
Ris. D scarsa perdita di tessuto
Ris. E modesta produzione di tessuto di granulazione
Dom. 140 La riparazione del tessuto dopo una lesione e' piu' critica in uno dei seguenti tessuti:
Ris.XA tessuto nervoso
Ris. B epitelio cutaneo
Ris. C epitelio della mucosa intestinale
Ris. D connettivo lasso
Ris. E fegato e corticale surrenale
Dom. 141 Il determinante antigenico della sostanza A dei gruppi sanguigni e':
Ris.XA n-
Ris. B fucosio
Ris. C galattosio
Ris. D fosfatidilcolina
Ris. E il tetrapeptide glicina-
Dom. 142 Il PPD e'
Ris.XA antigene
Ris. B anticorpo
Ris. C tossina
Ris. D aptene
Ris. E vaccino
Dom. 143 Isogenico significa:
Ris.XA proveniente dallo stesso individuo
Ris. B classe e sottoclasse di una immunoglobulina
Ris. C condizione genetica simile a piu' individui
Ris. D antigene comune ai membri di una sola specie
Ris. E fenomeno immune anticorpo-
Dom. 144 Per carrier di intende:
Ris.XA molecola a cui vengono legati gli apteni
Ris. B complesso di antigeni presenti sulla cellula neoplastica
Ris. C antigeni virali
Ris. D antigeni tumore specifici
Ris. E organo linfoide
Dom. 145 I V.C.A. sono:
Ris.XA antigeni virali capsulari
Ris. B antigeni intravirali
Ris. C autoantigene
Ris. D anticorpi antieritrocitari
Ris. E antigeni gruppo ematici
Dom. 146 Per azione della papaina, da una molecola di IgG si ottengono:
Ris.XA due frammenti Fab e un frammento Fc
Ris. B due catene leggere e due pesanti
Ris. C un frammento (Fab)2
Ris. D un frammento (Fab)2 e un frammento Fc
Ris. E porzioni variabili e costanti delle catene
Dom. 147 Per azione della pepsina da una molecola di IgG si ottengono:
Ris.XA un frammento (Fab)2
Ris. B due catene leggere e un frammento Fc
Ris. C due frammenti Fab e un frammento Fc
Ris. D un frammento (Fab)2 e un frammento Fc
Ris. E porzioni variabili e costanti delle catene
Dom. 148 Per azione di reagenti sulfidrilici in eccesso (mercaptoetanolo) dalle molecole immunoglobuliniche si ottengono:
Ris.XA due catene leggere e due pesanti
Ris. B due frammenti Fab e un frammento Fc
Ris. C un frammento (Fab)2
Ris. D un frammento (Fab)2 e un frammento Fc
Ris. E porzioni variabili e costanti delle catene
Dom. 149 Le regioni ipervariabili (hot spots) delle molecole immunoglobuliniche sono situate:
Ris.XA sulle catene leggere e pesanti, nelle porzioni N-
Ris. C sulle catene pesanti Ris. D sul frammento Fc Ris. E sulla regione cerniera
Dom. 150 Contengono catene leggere:
Ris.XA proteina di Bence-
Ris. B beta-
Ris. C proteina C reattiva
Ris. D scleroproteine
Ris. E linfociti T in cultura
Dom. 151 Attraverso la placenta passano:
Ris.XA le IgG
Ris. B le IgM
Ris. C gli immunocomplessi in eccesso di antigene
Ris. D gli immunocomplessi in eccesso di anticorpo
Ris. E gli immunocomplessi col complemento fissato
Dom. 152 La molecola di immunoglobulina M e' formata da:
Ris.XA un pentamero ed una catena J
Ris. B un esamero
Ris. C un pentamero
Ris. D un dimero
Ris. E un monomero
Dom. 153 La famiglia di Ig presente nel siero normale nella concentrazione piu' bassa e' quella delle:
Ris.XA IgD
Ris. B IgG
Ris. C IgM
Ris. D IgA
Ris. E IgE
Dom. 154 Le IgE sono anticorpi:
Ris.XA omocitotropici
Ris. B fissanti il complemento
Ris. C bloccanti
Ris. D incompleti
Ris. E citolitici
Dom. 155 Nella risposta secondaria verso antigeni non allergeni si ha sintesi di:
Ris.XA IgG
Ris. B IgA
Ris. C IgM
Ris. D IgE
Ris. E IgE
Dom. 156 Un anticorpo incompleto e':
Ris.XA un anticorpo incapace di agglutinare
Ris. B un anticorpo della classe IgM
Ris. C un anticorpo monovalente per mancanza di un frammento Fab
Ris. D un anticorpo con una sola catena leggera
Ris. E un anticorpo con una sola catena pesante
Dom. 157 Delle seguenti affermazioni sulle immunoglobuline una e' errata:
Ris.XA le IgG sono le uniche immunoglobuline capaci di attivare il complemento
Ris. B le IgA secretorie sono dimeri formati da due IgA, piu' due proteine dette "pezzo di giunzione" e "pezzo di trasporto" Ris. C la preminente funzione delle IgD e' il riconoscimento dell'antigene
Ris. D le IgM sono generalmente abbondanti nella risposta primaria
Ris. E le IgE si legano col loro frammento Fc ad uno specifico recettore della membrana dei basofili e mastociti
Dom. 158 Per isotipia delle immunoglobuline si intende:
Ris.XA la variabilita' legata ai vari tipi di catene L e H
Ris. B la presenza di determinanti antigenici di specie
Ris. C la presenza di determinanti antigenici correlati alla specificita' dell'anticorpo
Ris. D la variabilita' legata ai numero di ponti disolfuro
Ris. E la variabilita' alle varie sequenze del frammento Fc
Dom. 159 Per allotipia delle immunoglobuline si intende:
Ris.XA la presenza di determinanti antigenici di specie
Ris. B la presenza di determinanti antigenici correlati alla specificita' dell'anticorpo
Ris. C la variabilita' legata ai vari tipi di catene L e H
Ris. D la variabilita' legata al numero di ponti disolfuro
Ris. E la variabilita' legata alle sequenze del frammento Fc
Dom. 160 Per idiotipia delle immunoglobuline si intende:
Ris.XA la presenza di determinanti antigenici correlati alla specificita' dell'anticorpo
Ris. B la presenza di determinanti antigenici di specie
Ris. C la variabilita' legata ai vari tipi di catene L e H
Ris. D la variabilita' legata al numero dei ponti disolfuro
Ris. E la variabilita' legata alle varie sequenze del frammento Fc
Dom. 161 I domini delle regioni CH delle catene pesanti gamma sono in mumero di:
Ris.XA 3
Ris. B 1
Ris. C 2
Ris. D 4
Ris. E 5
Dom. 162 Quale delle seguenti serie riuniscono tutte le immunoglobuline che fissano il complemento?
Ris.XA IgG1, IgG3, e IgM
Ris. B IgG4, IgM, IgE
Ris. C IgG, IgM, e alcune IgA
Ris. D IgG2, IgG4, IgM e IgE
Ris. E tutte le IgG, e le monomeriche, IgD e IgM
Dom. 163 La vita media in circolo delle IgG umane e' circa:
Ris.XA 20 giorni
Ris. B 6 ore
Ris. C 5 giorni
Ris. D 10 giorni
Ris. E 1 anno
Dom. 164 Attraversano la placenta:
Ris.XA IgG
Ris. B IgA
Ris. C IgD
Ris. D IgE
Ris. E IgM
Dom. 165 L'anticorpo e'
Ris.XA glicoproteina
Ris. B peptide
Ris. C proteina
Ris. D proteoglicano
Ris. E lipoproteina
Dom. 166 Le IgA sono:
Ris.XA secretorie
Ris. B fissanti il complemento
Ris. C omocitotropiche
Ris. D incomplete
Ris. E allergizzanti
Dom. 167 Le IgG4 sono:
Ris.XA anticorpi che non fissano il complemento
Ris. B reagine
Ris. C anticorpi leganti il complemento
Ris. D paraproteine
Ris. E agglutinine
Dom. 168 Le IgE hanno peso molecolare:
Ris.XA 190.000
Ris. B 175.000
Ris. C 400.000
Ris. D 150.000
Ris. E 900.000
Dom. 169 La principale classe di anticorpi anafilattici e' costituita da:
Ris.XA IgE
Ris. B IgA
Ris. C IgG
Ris. D IgM
Ris. E IgD
Dom. 170 In una immunoglobulina il frammento Fab e' costituito:
Ris.XA da una catena L e da una parte di una catena H Ris. B da una catena L
Ris. C da ambedue le catene L Ris. D da una catena H
Ris. E da una parte di una catena H
Dom. 171 La sottoclasse IgG4 varia rispetto alle altre IgG per:
Ris.XA la fissazione del complemento Ris. B il peso molecolare
Ris. C la percentuale in carboidrati Ris. D la permeabilita' placentare
Ris. E il tempo di dimezzamento del siero
Dom. 172 La proteina di Bence-
Ris.XA dimeri di catene L
Ris. B una sola catena pesante
Ris. C dimeri di catene pesanti
Ris. D una sola catena L
Ris. E catene H ed L variamente combinate
Dom. 173 La catena J e' un polipeptide presente nelle:
Ris.XA IgA ed IgM
Ris. B IgA ed IgD
Ris. C IgG ed IgM
Ris. D IgE
Ris. E IgE
Dom. 174 Le specificita' idiotipiche risultano localizzate:
Ris.XA sul Fab e sulle parti variabili di L e H
Ris. B sul solo Fab
Ris. C sulla sola catena L
Ris. D sulla sola catena H
Ris. E sul frammento Fc
Dom. 175 Il sito combinatorio anticorpale e' localizzato:
Ris.XA nel frammento Fab
Ris. B nel frammento Fc
Ris. C sia nel frammento Fab che in quello Fc
Ris. D nella catena H
Ris. E nella catena L
Dom. 176 Sono detti anticorpi omocitotropi:
Ris.XA IgE
Ris. B IgG
Ris. C IgD
Ris. D IgA
Ris. E IgM
Dom. 177 Per regione VH si intende:
Ris.XA regione a sequenza aminoacidica variabile della catena H
Ris. B regione a sequenza aminoacidica costante della catena H
Ris. C regione a sequenza aminoacidica della catena L
Ris. D antigene di membrana dei macrofagi
Ris. E regione a sequenza aminoacidica variabile della catena L
Dom. 178 Quale tra queste Immunoglobuline non lega il C1q:
Ris.XA IgE
Ris. B IgM
Ris. C IgG1
Ris. D IgG2
Ris. E IgG3
Dom. 179 Gli anticorpi contro le endotossine hanno azione:
Ris.XA agglutinante i batteri produttori della endotossina
Ris. B neutralizzante la endotossina
Ris. C precipitante la endotossina
Ris. D tutte le citate
Ris. E nessuna delle citate
Dom. 180 La reazione di Paul Bunnell -
Ris.XA agglutinazione di emazie di pecora dopo assorbimento del siero su rene di cavia Ris. B agglutinazione di Proteus X-
Ris. C agglutinazione di emazie di pecora
Ris. D agglutinazione di emazie di pecora dopo assorbimento del siero con Proteus X-
Ris. E agglutinazione di una sospensione di virus di Epstein-
Dom. 181 Il fenomeno di Koch dimostra che la cavia tubercolare e':
Ris.XA piu' resistente alla superinfezione e piu' sensibile agli antigeni tubercolari Ris. B piu' resistente alla superinfezione e meno sensibile agli antigeni tubercolari Ris. C piu' sensibile alla superinfezione e meno sensibile agli antigeni tubercolari Ris. D piu' sensibile alla superinfezione e piu' sensibile agli antigeni tubercolari
Ris. E resistente come la cavia normale alla superinfezione e piu' sensbibile agli antigeni tubercolari
Dom. 182 L'affinita' dell'anticorpo per l'antigene dipende:
Ris.XA dalla forza di legame dell'anticorpo con l'aptene o con un determinante antigenico Ris. B dalla famiglia di Ig
Ris. C dal numero dei determinanti antigenici Ris. D dalla presenza di ioni calcio nel mezzo Ris. E dalle modificazioni della regione cerniera
Dom. 183 La reazione di precipitazione si ottiene quando l'anticorpo e' a contatto:
Ris.XA con antigeni solubili in soluzioni saline
Ris. B con antigeni corpuscolati
Ris. C con apteni
Ris. D con antigeni solubili in soluzioni alcaline
Ris. E con complemento
Dom. 184 L'applicazione diagnostica della reazione di precipitazione trova riscontro:
Ris.XA nella immunodiffusione radiale
Ris. B nella reazione di deviazione del complmento
Ris. C nella immunocitoaderenza
Ris. D nella immunofluorescenza
Ris. E nella immunocitolisi
Dom. 185 Nell'attivazione di C1 assume attivita' esterasica:
Ris.XA il C1s
Ris. B il C1q
Ris. C il C1r
Ris. D il C4
Ris. E il C2
Dom. 186 Il C1q si fissa:
Ris.XA sul frammento Fc dell'anticorpo
Ris. B sull'antigene
Ris. C sul frammento Fab dell'anticorpo
Ris. D sulla membrana cellulare
Ris. E sui lipopolisaccaridi batterici
Dom. 187 L'attivita' di C8 sulle membrane cellulari in seguito alla quale si ha citolisi, dipende da:
Ris.XA nessuna attivita' enzimatica
Ris. B attivita' esterasica
Ris. C attivita' fosfatasica
Ris. D attivita' transaminasica
Ris. E attivita' proteolitica
Dom. 188 Il test piu' sensibile per la rilevazione dell'antigene di superficie della epatite B nel sangue e':
Ris.XA test radioimmunologico
Ris. B fissazione del complemento
Ris. C immunodiffusione
Ris. D agglutinazione di latice
Ris. E elettroforesi controcorrente
Dom. 189 Il test di Coombs indiretto serve a:
Ris.XA dimostrare la presenza di anticorpi anti-
Ris. B dimostrare la presenza di anticorpi anti-
Ris. C definire il fenotipo Rh espresso sugli eritrociti
Ris. D determinare la quantita' di anticorpi anti-
Ris. E dimostrare la presenza in un siero di anticorpi incompleti verso qualsiasi antigene
Dom. 190 Il titolo di un siero agglutinante e':
Ris.XA la piu' alta diluizione del siero capace di dare agglutinazione
Ris. B il rapporto ottimale tra concentrazione dell'antigene e quella degli anticorpi specifici che esso contiene Ris. C la concentrazione delle immunoglobuline totali, espressa in mg/ml
Ris. D la piu' bassa diluizione del siero che non da' agglutinazione Ris. E il rapporto tra Ig specifiche per un dato antigene e le Ig totali
Dom. 191 La risposta anticorpale primaria e quella secondaria differiscono nelle seguenti caratteristiche:
Ris.XA la risposta primaria e' IgM, la secondaria e' prevalentemente IgG Ris. B la risposta primaria e' propria dei T-
Ris. C la risposta primaria richiede l'intervento dei linfociti T helper, quella secondaria no Ris. D la risposta primaria e' piu' specifica, la secondaria meno
Ris. E la risposta primaria manca o e' scarsa negli animali timectomizzati alla nascita, quella secondaria e' normale
Dom. 192 I seguenti frammenti del complemento hanno gli effetti indicati, eccetto uno: quale?
Ris.XA C1 esterasi: lisi della membrana cellulare
Ris. B C3a e C5a: liberazione di istamina
Ris. C C4a e C2b: azione chinino-
Ris. D C8 e C9: formazione di fori sulla membrana cellulare
Ris. E C3b: immunoaderenza
Dom. 193 Le condizioni nelle quali gli anticorpi sierici, indipendentemente dal complemento e da altri fattori, umorali e cellulari,
della immunita' svolgono la piu' completa azione protettiva sono:
Ris.XA le infezioni da batteri produttori di esotossine
Ris. B le infezioni da protozoi
Ris. C le infezioni virali
Ris. D lo sviluppo delle metastasi neoplastiche
Ris. E la isoimmunizzazione materno-
Dom. 194 Il test di Coombs si esegue con emazie:
Ris.XA Rh+ O
Ris. B Rh-
Ris. C Rh-
Ris. D Rh+ A
Ris. E Rh+ B
Dom. 195 Il siero nella reazione di Wassermann deve essere inattivato
Ris.XA a 56 gradi per 30'
Ris. B a 4 gradi C per 3h
Ris. C a temperatura ambiente per 8 h
Ris. D a 12 gradi per 72 h
Ris. E con passaggi caldo-
Dom. 196 L'immunoelettroforesi e':
Ris.XA una tecnica immunologica di laboratorio
Ris. B una scarica elettrica che danneggia il sistema immune
Ris. C la secrezione di immunoglobuline
Ris. D un danneggiamento della membrana plasmatica delle plamacellule
Ris. E l'azione denaturante dell'elettricita' sugli anticorpi
Dom. 197 Il test di Coombs si basa su:
Ris.XA agglutinazione
Ris. B immunodiffusione
Ris. C precipitazione
Ris. D lisi
Ris. E deviazione del complemento
Dom. 198 La reazione di Wasserman e' una:
Ris.XA deviazione del complemento
Ris. B agglutinazione
Ris. C lisi
Ris. D precipitazione
Ris. E immunodiffusione
Dom. 199 Il test indiretto di Coombs viene eseguito
Ris.XA sul siero della madre
Ris. B sulle emazie della madre
Ris. C sulle emazie del feto
Ris. D sulle emazie del padre
Ris. E sul siero del padre
Dom. 200 La citoimmunoaderenza e' dovuta a:
Ris.XA C3b
Ris. B C3a
Ris. C C5a
Ris. D C5b
Ris. E C567