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301 L’ARTROSI VERTEBRALE È:
A) Più rappresentata nel sesso femminile
B) Sempre post-
C) Un processo degenerativo che interessa la cartilagine articolare e l’osso subcondrale
302 NELL’ARTO INFERIORE È PRESENTE UN OSSO CHE NON POSSIEDE INSERZIONI MUSCOLARI. QUAL’È?
A) Perone
B) Astragalo
C) Calcagno
303 IN CRANIOSACRALE, IL 3° DIAFRAMMA È LOCALIZZATO A LIVELLO:
A) Del bacino
B) Cranico
C) Del cingolo scapolare
304 IL MOVIMENTO CRANIOSACRALE:
A) Determina una rotazione esterna delle ossa pari
B) Determina un movimento anomalo delle ossa pari
C) Determina una rotazione interna delle ossa pari
305 SECONDO IL MODELLO BIOMECCANICO “CRANIOSACRALE”:
A) Occipite e sacro hanno movimenti interdipendenti
B) L’osso sacro è sempre immobile
C) L’occipite è sempre immobile
306 NEL COSÌDETTO SISTEMA CRANIOSACRALE IL SISTEMA FASCIALE:
A) Ostacola il movimento craniosacrale
B) Possiede un meccanismo autocorrettivo
C) Non partecipa al movimento craniosacrale
Archivio quesiti per FISIOTERAPISTI Pag. 24
307 NEL METODO KABAT GLI SCHEMI DI MOVIMENTO PER LA FACILITAZIONE NEUROMUSCOLARE PROPRIOCETTIVA SONO SCHEMI DI MOVIMENTO GLOBALE CHE COMPIUTI CONTRO RESISTENZA:
A) Promuovono un’irradiazione abnorme
B) Promuovono un’irradiazione selettiva
C) Promuovono un’irradiazione generalizzata
308 NEL METODO KABAT, QUANTE SONO LE DIAGONALI DI MOVIMENTO PER CIASCUNA DELLE MAGGIORI PARTI DEL CORPO?
A) Una
B) Tre
C) Due
309 NEL METODO KABAT, CIASCUNA DIAGONALE DI MOVIMENTO È COSTITUITA DA:
A) Due schemi che sono antagonisti l’uno con l’altro
B) Due schemi che sono sinergici
C) Due schemi che non sono antagonisti l’uno con l’altro
310 NEL METODO KABAT, NELLA SEQUENZA NORMALE L’AZIONE È:
A) Disto-
B) Prossimo-
C) Disto-
311 NEL METODO KABAT, IL MOVIMENTO GLOBALE È UNA CARATTERISTICA DELL’ATTIVITÀ MOTORIA NORMALE ED È IN ACCORDO CON L’ASSIOMA DI BEEVOR, SECONDO CUI:
A) Il cervello non conosce l’azione del singolo muscolo, ma conosce solo il movimento
B) Il cervello conosce l’azione del singolo muscolo e conosce il movimento
C) Il cervello conosce l’azione del singolo muscolo, ma non conosce il movimento
312 NEL METODO KABAT, QUANTI SONO I PROCEDIMENTI BASILARI PRESENTI IN TUTTI GLI SCHEMI DI MOVIMENTO?
A) Dieci
B) Sette
C) Quattro
313 NEL METODO KABAT, LO SCHEMA SI COSTRUISCE SUL FULCRO:
A) Intermedio
B) Distale
C) Prossimale
314 NEL METODO KABAT, LE TECNICHE SPECIFICHE SI DISTINGUONO IN:
A) Tecniche di rafforzamento, ritmiche, di rilassamento
B) Tecniche di sollevamento isometriche e isotoniche
C) tecniche di analisi intrinseche ed estrinseche
315 NEL METODO KABAT, QUALI SONO I COMPLEMENTI ALLE TECNICHE DI FACILITAZIONE:
A) Freddo ed elettrostimolazione
B) Radarterapia e ultrasuoni
C) Caldo e idroterapia
316 PERCHÉ IL METODO M. MCKENZIE PROPONE UNA TERAPIA DEFINITA MECCANICA?
A) Si basa sull’applicazione sistematica di forze sulla parte da trattare
B) Utilizza sistemi di carrucola e tiranti
C) Non richiede attenzione e partecipazione da parte del soggetto
317 NEL METODO M. MCKENZIE LA CENTRALIZZAZIONE DEL DOLORE È INDICATIVA DI:
A) Uno spostamento della lesione
B) Una riduzione della lesione
C) Un aumento della lesione
318 NEL METODO M. MCKENZIE, QUAL È L’OBIETTIVO DELLA TERAPIA?
A) Procedere a ristabilire la completa funzionalità e prevenire le ricadute
B) Procedere a eliminare i sintomi
C) Procedere a eliminare i sintomi e a ristabilire la completa funzionalità e prevenire le ricadute
319 NEL METODO M. MCKENZI,E QUALE DEI SEGUENTI ELEMENTI CONDIZIONA LA SCELTA DELL’ESERCIZIO?
A) I referti degli esami di diagnostica per immagini
B) L’attività lavorativa del paziente
C) Il dolore
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320 NEL METODO M. MCKENZIE, SU COSA SI BASA LA PREVENZIONE?
A) Sull’autotrattamento e sulle posture corrette
B) Su uno stile di vita che include l’attività sportiva non agonistica
C) Sulla ripetizione periodica dei cicli di Fisiochinesiterapia