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Da 501 a 550

Concorsi d'Italia > Lazio > Policlinico
 


501. La forza delle raccomandazioni espressa con la lettera C, identifica che

A. ****Esistono scarse evidenze scientifiche per consigliare l’uso dell’intervento nella pratica, ma si possono fare raccomandazioni in riferimento ad altre raccomandazioni
B. Esistono discrete evidenze scientifiche che validano le raccomandazioni nella pratica

C. Esistono discrete evidenze scientifiche che sostengono le raccomandazioni di non utilizzare l’intervento nella pratica
D. Esistono buone evidenze scientifiche che supportano la raccomandazione di non utilizzare l’intervento

502. La forza delle raccomandazioni espressa con la lettera D, identifica che

A. Esistono buone evidenze scientifiche che validano le raccomandazioni dell’utilizzo nella pratica

B. Esistono scarse evidenze scientifiche per consigliare l’uso dell’intervento nella pratica, ma si possono fare raccomandazioni in riferimento ad altre raccomandazioni

C. ****Esistono discrete evidenze scientifiche che sostengono le raccomandazioni di non utilizzare l’intervento nella pratica



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D. Esistono buone evidenze scientifiche che supportano la raccomandazione di non utilizzare l’intervento

503. La forza delle raccomandazioni espressa con la lettera E, identifica che

A. Esistono discrete evidenze scientifiche che validano le raccomandazioni nella pratica

B. Esistono scarse evidenze scientifiche per consigliare l’uso dell’intervento nella pratica, ma si possono fare raccomandazioni in riferimento ad altre raccomandazioni
C. Esistono discrete evidenze scientifiche che sostengono le raccomandazioni di non utilizzare l’intervento nella pratica

D. ****Esistono buone evidenze scientifiche che supportano la raccomandazione di non utilizzare l’intervento

504. La tecnica DELPHI è:

A. ****Un metodo per l’identificazione di problemi nel quale vengono adoperati questionari per ottenere le opinioni di un gruppo ristretto di esperti in merito a problemi potenziali. Con successive ripetizioni di questionari si giunge al consenso sull’importanza del problema

B. Uno strumento di valutazione dell’appropiatezza dell’assistenza con il quale si stabiliscono i criteri per individuare i pazienti che possono tratte beneficio da uno specifico intervento, al fine di porre una valutazione globale del profilo rischio-beneficio.
C. Offre una valutazione complessiva (sicurezza-efficacia) di specifiche tecnologie sanitarie, spaziando dall’aspetto medico-tecnico, all’impatto socio-economico, con lo scopo di dare indicazioni sulla pertinenza o meno di un rapido trasferimento di una tecnologia, dalla ricerca alla pratica.

D. Un metodo per l’identificazione di problemi nel quale vengono adoperati questionari per ottenere le opinioni di un gruppo ristretto di persone in merito a problemi potenziali. Con successive ripetizioni di prove si giunge al consenso sull’importanza del problema

505. Il METODO RAND è:

A. Offre una valutazione complessiva (sicurezza-efficacia) di specifiche tecnologie sanitarie, spaziando dall’aspetto medico-tecnico, all’impatto socio-economico, con lo scopo di dare indicazioni sulla pertinenza o meno di un rapido trasferimento di una tecnologia, dalla ricerca alla pratica.

B. Un metodo per l’identificazione di problemi nel quale vengono adoperati questionari per ottenere le opinioni di un gruppo ristretto di persone in merito a problemi potenziali. Con successive ripetizioni di prove si giunge al consenso sull’importanza del problema

C. *****Uno strumento di valutazione dell’appropiatezza dell’assistenza con il quale si stabiliscono i criteri per individuare i pazienti che possono tratte beneficio da uno specifico intervento, al fine di porre una valutazione globale del profilo rischio-beneficio.

D. Uno strumento di valutazione dell’assistenza con il quale si stabiliscono gli indicatori per individuare i pazienti che possono tratte beneficio da uno specifico intervento, al fine di porre una valutazione globale del profilo rischio-beneficio.

506. Il METODO DELLA CONSENSUS CONFERENCE:

A. Offre una valutazione parziale di specifiche tecnologie sanitarie, spaziando dall’aspetto medico-tecnico, all’impatto socio-economico, con lo scopo di dare indicazioni sulla pertinenza o meno di un rapido trasferimento di una tecnologia, dalla ricerca alla pratica.

B. *****Offre una valutazione complessiva (sicurezza-efficacia) di specifiche tecnologie sanitarie, spaziando dall’aspetto medico-tecnico, all’impatto socio-economico, con lo scopo di dare indicazioni sulla pertinenza o meno di un rapido trasferimento di una tecnologia, dalla ricerca alla pratica.
C. E’ un metodo per l’identificazione di problemi nel quale vengono adoperati questionari per ottenere le opinioni di un gruppo ristretto di persone in merito a problemi potenziali. Con successive ripetizioni di prove si giunge al consenso sull’importanza del problema
D. E’ uno trumento di valutazione dell’assistenza con il quale si stabiliscono gli indicatori per individuare i pazienti che possono tratte beneficio da uno specifico intervento, al fine di porre una valutazione globale del profilo rischio-beneficio.



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507. Il Problem setting è:

A. un metodo pratico che serve a trasformare un disagio che vive la persona in un problema, in una questione ben definita. Precede il problem solving, che trasforma il problema ben definito in un progetto, da gestire secondo le tecniche del project management.
B. un metodo teorico che serve a trasformare un disagio che vive la persona in un problema, in una questione ben definita. Precede il problem solving, che trasforma il problema ben definito in un progetto, da gestire secondo le tecniche del project management.
C. un metodo teorico e pratico che serve a trasformare un disagio che vive la persona in una diagnosi, in una questione ben definita. Precede il problem solving, che trasforma il problema ben definito in un progetto, da gestire secondo le tecniche del project management.

D. *****un metodo teorico e pratico che serve a trasformare un disagio che vive la persona in un problema, in una questione ben definita. Precede il problem solving, che trasforma il problema ben definito in un progetto, da gestire secondo le tecniche del project management.

508. Il Diagramma di Flusso è:

A. la rappresentazione sinottica di un problema; permette di rappresentare tutti gli elementi che ne fanno parte, le loro relazioni, i flussi che vanno avanti, tornano indietro, si biforcano in due o più alternative

B. ****la rappresentazione sinottica di un processo; permette di rappresentare tutti gli elementi che ne fanno parte, le loro relazioni, i flussi che vanno avanti, tornano indietro, si biforcano in due o più alternative

C. la rappresentazione sinottica di un processo; permette di rappresentare parte degli elementi che ne fanno parte, le loro relazioni, i flussi che vanno avanti, tornano indietro, si biforcano in due o più alternative
D. la rappresentazione grafica di un processo; permette di rappresentare tutti gli obiettivi che ne fanno parte, le loro relazioni, i flussi che vanno avanti, tornano indietro, si biforcano in due o più alternative

509. Il Diagramma di gantt è:

A. La rappresentazione grafica che permette di organizzare nel tempo qualsiasi successione di operazioni, di controllarne lo stato di avanzamento e di verificare il grado di completamento del progetto; permette inoltre di confrontare i tempi previsti con quelli effettivamente impiegati
B. La rappresentazione grafica che permette di valutare nel tempo qualsiasi successione di operazioni, di controllarne lo stato di avanzamento e di verificare il grado di completamento del progetto; permette inoltre di confrontare i tempi previsti con quelli effettivamente impiegati.

C. *****La rappresentazione grafica che permette di pianificare nel tempo qualsiasi successione di operazioni, di controllarne lo stato di avanzamento e di verificare il grado di completamento del progetto; permette inoltre di confrontare i tempi previsti con quelli effettivamente impiegati.

D. La rappresentazione grafica che permette di pianificare nel tempo qualsiasi successione di operazioni, di controllarne lo stato di avanzamento e di verificare il grado di completamento del progetto; permette inoltre di confrontare i costi previsti con quelli effettivamente impiegati.

510. La ricerca qualitativa viene definita

A. Attività di ricerca empirica il cui obiettivo è quello di sviluppare concetti che aiutino a comprendere i fenomeni individuali o sociali in ambiti (setting) naturali (non sperimentali), dando giusta enfasi alle esperienze ed ai punti di vista dei partecipanti.
B. Attività di ricerca retrospettiva il cui obiettivo è quello di sviluppare concetti che aiutino a comprendere i fenomeni individuali o sociali in ambiti (setting) naturali (non sperimentali), dando giusta enfasi alle esperienze ed ai punti di vista dei partecipanti.

C. *****Attività di ricerca cognitiva il cui obiettivo è quello di sviluppare concetti che aiutino a comprendere i fenomeni individuali o sociali in ambiti (setting) naturali (non sperimentali), dando giusta enfasi alle esperienze ed ai punti di vista dei partecipanti





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D. Attività di ricerca prospettica il cui obiettivo è quello di sviluppare concetti che aiutino a comprendere i fenomeni individuali o sociali in ambiti (setting) naturali (non sperimentali), dando giusta enfasi alle esperienze ed ai punti di vista dei partecipanti.

511. L'impact Factor (IF) è:

A. ******un indicatore, non scevro di difetti, che viene largamente utilizzato nel mondo scientifico per valutare in modo oggettivo il valore delle pubblicazioni, delle istituzioni di ricerca e degli stessi ricercatori.

B. un indicatore, non scevro di difetti, che viene largamente utilizzato nel mondo scientifico per valutare in modo soggettivo il valore delle pubblicazioni, delle istituzioni di ricerca e degli stessi ricercatori.
C. un indicatore, non scevro di difetti, che viene a volte utilizzato nel mondo scientifico per valutare in modo oggettivo il valore delle pubblicazioni, delle istituzioni di ricerca e degli stessi ricercatori.
D. un indicatore, non scevro di difetti, che viene largamente utilizzato nel mondo medico per valutare in modo oggettivo il valore delle pubblicazioni, delle istituzioni di ricerca e degli stessi ricercatori.

512. Negli studi epidemiologici osservazionali la “precisione” si configura nella:

A. presenza di errore random

B. *****assenza di errore random

C. assenza di errore sistematico

D. presenza di errore sistematico

513. Negli studi epidemiologici osservazionali la “validità” si configura nella:

A. assenza di errore random

B. *****assenza di errore sistematico

C. presenza di errore random

D. presenza di errore sistematico

514. L’aggiornamento viene definito:

A. acquisizione di abilità personali attraverso le quali il professionista adegua le proprie competenze

B. *****acquisizione di abilità coerenti con l’evoluzione tecnica, scientifica e organizzativa attraverso le quali il professionista adegua le proprie competenze
C. acquisizione di abilità coerenti con l’evoluzione organizzativa attraverso le quali il professionista adegua le proprie competenze
D. acquisizione di abilità coerenti con l’evoluzione tecnica, scientifica e organizzativa attraverso le quali il professionista acquisisce le competenze basilari

515. L’assistenza continuativa è:

A. *****il complesso di prestazioni e servizi che debbono essere offerti all’utente non autosufficiente per il periodo in cui manifesta bisogni infermieristici, di aiuto domestico, riabilitativi, residenziali ed ospedalieri

B. il complesso di prestazioni e servizi che debbono essere offerti all’utente non autosufficiente per il periodo in cui manifesta bisogni infermieristici
C. il complesso di prestazioni che debbono essere offerti all’utente non autosufficiente per il periodo in cui manifesta bisogni infermieristici
D. il complesso di prestazioni che debbono essere offerti all’utente non autosufficiente per il periodo in cui manifesta bisogni infermieristici e di aiuto domestico

516. Le Balanced Scorecard sono

A. Strumenti di management attraverso i quali definire e tradurre Vision e Mission in azioni, ovvero tradurre la strategia in prestazioni
B. Strumenti di management attraverso i quali definire e tradurre la Mission in azioni, ovvero tradurre la strategia in obiettivi e misure tangibili

C. Strumenti di management attraverso i quali definire e tradurre la Vision in azioni, ovvero tradurre la strategia in obiettivi e misure tangibili


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D. ***Strumenti di management attraverso i quali definire e tradurre Vision e Mission in azioni, ovvero tradurre la strategia in obiettivi e misure tangibili

517. Il Benchmarking è

A. Una tecnica manageriale che consiste nel confrontare il vissuto della propria organizzazione con quello delle altre organizzazioni, al fine di razionalizzare obiettivi, strategie e processi, tramite l’individuazione di fattori critici di successo ed elementi guida
B. Una tecnica manageriale che consiste nel confrontare il vissuto della propria organizzazione con quello delle organizzazioni migliori, al fine di razionalizzare i processi, tramite l’individuazione di fattori critici

C. *****Una tecnica manageriale che consiste nel confrontare il vissuto della propria organizzazione con quello delle organizzazioni migliori, al fine di razionalizzare obiettivi, strategie e processi, tramite l’individuazione di fattori critici di successo ed elementi guida

D. Una tecnica manageriale che consiste nel confrontare il vissuto della propria organizzazione con quello delle organizzazioni, al fine di razionalizzare obiettivi, strategie e processi, tramite l’individuazione di elementi guida

518. Per bisogno formativo si intende:

A. Lo scarto tra le competenze da possedere e quelle necessarie per ricoprire il ruolo nell’organizzazione

B. *****Lo scarto tra le competenze possedute e quelle necessarie per ricoprire il ruolo nell’organizzazione

C. Lo scarto tra le competenze possedute e quelle desiderate per ricoprire il ruolo nell’organizzazione

D. Lo scarto tra le competenze possedute e quelle necessarie per svolgere una prestazione nell’organizzazione

519. La competenza è:

A.  *****la capacità professionale richiesta, per assumere determinate funzioni

B. la capacità professionale avuta nel percorso di studi, per assumere determinate funzioni C. la capacità professionale richiesta per assistere al meglio
D. la capacità professionale che si dovrebbe acquisire, per assolvere i bisogni dell’uomo

520. Per compliance si intende:

A. La disponibilità da parte del care giver, ad aderire al piano di cura

B. L’indisponibilità da parte dell’utente, ad aderire al pian di cura

C. La disponibilità da parte dei sanitari, ad aderire al piano di cura

D. *****La disponibilità da parte dell’utente, ad aderire al piani di cura

521. L’empowerment è:

A. La tendenza a “dare” più potere agli utenti coinvolgendoli nell’assistenza

B. ****La tendenza a “dare” più potere decisionale agli utenti coinvolgendoli nelle decisioni

C. La tendenza a “dare” minor potere decisionale agli utenti coinvolgendoli nelle decisioni

D. La tendenza a “dare” più potere discrezionale agli utenti coinvolgendoli nelle decisioni

522. Si definisce evento sentinella:

A. ****evento non desiderato il cui livello di soglia dovrebbe essere pari a zero

B. evento non desiderato il cui livello di soglia dovrebbe essere pari a 1/100 degli eventi accorsi

C. evento non desiderato il cui livello di soglia dovrebbe essere pari a uno

D. evento non desiderato il cui livello di soglia dovrebbe essere pari a -104

523. Il principio cardine su cui si basa la Carta dei Servizi Pubblici Sanitari è:

A. *****l’attribuzione di un potere di controllo diretto sulla qualità dei servizi erogati

B. il rispetto dei diritti del cittadino-utente dei servizi sanitari pubblici

C. il rispetto della libertà di scelta del cittadino

D. il rispetto dell’autonomia degli operatori sanitari


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524. La fase di pianificazione assistenziale consiste:

A. ****nell’inquadrare ogni attività ed ogni decisione nell’ambito ed in funzione degli obiettivi prefissati e delle risorse disponibili
B. nell’inquadrare ogni attività ed ogni decisione nell’ambito ed in funzione degli obiettivi prefissati per la realizzazione di un’assistenza individualizzata
C. nell’inquadrare ogni attività svolta all’interno di un’organizzazione ed in funzione delle attività svolte e delle risorse disponibili
D. nelle definizioni date in tutte le risposte

525. Il metaparadigma del Nursing comprende quattro concetti:

A. persona, professione, salute, malattia

B. persona, malattia, ambiente, salute

C. *****persona, ambiente, salute, assistenza infermieristica

D. persona, ambiente, uomo, assistenza infermieristica

526. Le “life history” sono metodi di ricerca infermieristica:

A. ****qualitativi

B. quantitativi

C. quali-quantitativi

D. etnografici

527. L’infermieristica secondo alcune classificazioni è considerata una scienza:

A. normativa

B. ecologica

C. descrittiva

D. ****prescrittiva

528. Uno degli indici per calcolare il fabbisogno di personale di assistenza è:

A. il PDCA

B. il Metodo tedesco

C. ****il PRN

D. il PDA

529. Le caratteristiche degli obiettivi specifici sono:

A. ****performance, condizione, criterio

B. valutazione, performance, criterio

C. performance, condizione, valutazione

D. performance, condizione, misurazione

530. La ricerca in campo infermieristico è:

A. ******la rilevazione pianificata dei dati su un fenomeno specifico infermieristico

B. un fenomeno specifico infermieristico

C. la rilevazione e la comunicazione di un fenomeno infermieristico

D. l’elaborazione di dati infermieristici e la successiva comunicazione per pianificare gli interventi specifici

531. Nella sperimentazione clinica, il gruppo di controllo è il gruppo:

A. di pazienti che riceve il trattamento oggetto di sperimentazione

B. di pazienti che costituisce l’intero campione di riferimento

C. incaricato dal Comitato etico di supervisionare la ricerca

D. di pazienti che non è stato incluso nel campione

532. L’International Classification for Nursing Practice è un progetto di classificazione:

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A. del linguaggio infermieristico avviato negli anni novanta dall’OMS

B. delle diagnosi infermieristiche sviluppato da una rete di associazioni professionali nordamericane

C. ****del linguaggio infermieristico promosso dall’International Council of Nursing

D. del linguaggio infermieristico basato sul sistema DRG

533. Il metodo canadese PNR viene utilizzato per:

A. valutare il grado di dipendenza assistenziale dei pazienti ospedalizzati

B. ****misurare il carico di lavoro del personale di assistenza

C. produrre linee guida per l’organizzazione dell’assistenza ospedaliera

D. attribuire le attività alle diverse figure che operano nelle unità operative

534. Il libro più noto di Virginia Henderson è stato:

A. *****concetti fondamentali del nursing

B. essere infermiera

C. concetti di pratica infermieristica

D. teoria dei sistemi del nursing

535. Il metodo attualmente più diffuso per la valutazione del rischio nelle strutture sanitarie è:

A. il metodo NIOSH

B. ****il metodo MAPO

C. la misura dinamometrica

D. la valutazione del numero dei posti letto

536. I percorsi clinici integrati sono:

A. ****strumenti di organizzazione e integrazione multidisciplinari elaborati dai professionisti che li rispettano, sulla base dell’evidence practice e delle evidenze scientifiche, per fornire prestazioni appropriate, sicure, efficienti ed efficaci

B. percorsi clinici rigidi e d’integrazione multidisciplinare, elaborati dai professionisti che li rispettano, sulla base dell’evidence practice e delle evidenze scientifiche, per fornire prestazioni appropriate, sicure, efficienti ed efficaci
C. documenti scritti elaborati dai professionisti che li rispettano, sulla base dell’evidence practice e delle evidenze scientifiche, per fornire prestazioni appropriate, sicure, efficienti e d efficaci
D. documenti scritti monodisciplinari che illustrano in maniera sequenziale gli atti assistenziali da effettuare sui pazienti, elaborati dai professionisti che li rispettano, sulla base dell’evidence practice e delle evidenze scientifiche

537. Il valore di “cut off” in una scala di valutazione dell’assistenza infermieristica/ ostetrica/o è detto anche:

A. valore liminale

B. valore di specificità

C. valore soglia

D. ****valore virtuale

E. nessuna delle precedenti

538. Le scale di valutazione usate nell’assistenza clinica infermieristica/ostetrica/o permettono una:

A. valutazione individualizzata dell’assistenza

B. valutazione non standardizzata dell’assistenza

C. ****valutazione oggettiva dell’assistenza

D. valutazione soggettiva dell’assistenza

539. La definizione più appropriata di “risk assesment” è:

A. l’informazione ed educazione della popolazione su problemi sanitari

B. ****il processo che porta alla valutazione e alla misura degli effetti sulla salute di un fattore di rischio




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C. il processo che conferisce alle popolazioni i mezzi per assicurare un maggior controllo sul loro livello di salute e migliorarlo
D. l’identificazione del livello di rischio, eliminazione o riduzione dell’esposizione e continuo monitoraggio del livello di rischio individuale e collettivo

540. Per “profilo di cura” si intende:

A. un piano di cura creato per rispondere al profilo psicologico di gruppi di pazienti

B. ****un piano di cura interdisciplinare creato per rispondere ai problemi diagnostici e clinici di gruppi di pazienti
C. la continuità assistenziale tra strutture ospedaliere e strutture territoriali D. la prescrizione delle cure da continuare a domicilio

541. Tra i seguenti elementi caratterizza lo studio clinico sperimentale:

A. l'osservazione esclusiva del fenomeno da parte del ricercatore

B. il campionamento

C. l'uso di laboratori attrezzati

D. ****l'introduzione di una variabile sperimentale da parte del ricercatore

542. Un rapporto posti letto/numero di abitanti può essere:

A. 5 posti letto per 100 abitanti

B. ****5 posti letto per 1.000 abitanti

C. 5 posti letto per 10.000 abitanti

D. 5 posti letto per 100.000 abitanti

543. Negli ospedali il coefficiente di utilizzo dei posti letto è compreso tra il:

A. 60-80%

B. ****80-90%

C. 90-100%

D. 100-120%

544. Negli ospedali il tempo di degenza media ritenuto accettabile è compreso tra:

A. ****3-5 giorni

B. 6-8 giorni

C. 9-11 giorni

D. 12-15 giorni

545. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sede:

A. a Roma

B. a Parigi

C. ****a Ginevra

D. a New York

546. Il tasso di occupazione dei posti letto è:

A. la misurazione del periodo di tempo, espresso in giorni, che intercorre tra le dimissioni di un paziente ed il ricovero successivo
B. il rapporto tra ricoveri registrati in un anno e popolazione residente

C. il rapporto tra giornate di degenza effettive e ricoveri registrati nell’anno

D. ****nessuna delle precedenti

547. L’intervallo di turnover è:

A. il rapporto tra numero di ricoveri e numero di posti letto

B. ****la misurazione del periodo di tempo, espresso in giorni, che intercorre tra le dimissioni del paziente ed il ricovero successivo
C. il rapporto tra ricoveri registrati in un anno e popolazione residente


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D. il rapporto tra giornate di degenza effettiva e ricoveri registrati nell’anno

548. Per indagine di prevalenza si intende uno studio:

A. epidemiologico orientato all’individuazione del numero dei nuovi casi di infezione o malattia presenti in una determinata popolazione, in un determinato momento o periodo di tempo
B. statistico orientato all’individuazione del numero dei nuovi casi di infezione o malattia presenti in una determinata popolazione, in un determinato momento o periodo di tempo
C. statistico orientato all’individuazione del numero dei probabili portatori sani della malattia, al fine di bonificarli

D. ****nessuna delle precedenti

549. La transizione epidemiologica è:

A. il passaggio da una malattia infettiva acuta a cronica

B. ****la fase di cambiamento della frequenza del tipo di malattie nella popolazione

C. la fase di cambiamento della frequenza del tipo di malattie nella popolazione anziana D. una caratteristica delle indagini epidemiologiche

550. Lo studio descrittivo è:

A. la formulazione di ipotesi su possibili cause

B. lo studio dell’andamento storico di una malattia C. il modello di interrelazioni tra fattori della malattia

D. ****il metodo che permette di ipotizzare i possibili fattori della malattia osservata

 
 
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